Per.Ind. Andrea Bosco
Perito Assicurativo R.N.P.A. 6586 - Albo CTU Tribunale di Milano 1458 - Albo Periti Industriali 7011

Quando si viene coinvolti in un incidente stradale in cui ci viene attribuita la responsabilità totale o parziale, è sempre consigliabile rivolgersi subito ad un Perito Analista Ricostruttore che potrà verificare le effettive responsabilità delle parti.

Qui in seguito vediamo come viene svolta una perizia di ricostruzione della dinamica di un incidente:

Il primo passo per svolgere una corretta ricostruzione è recarsi sul luogo del sinistro, qui si possono scoprire elementi trascurati dalle Forze dell’Ordine, oppure riscontrare errori commessi dagli stessi Agenti operanti, inoltre il sopralluogo ci consete di esaminare la segnaletica stradale e le caratteristiche della strada per poter verificare se corrispondono alla normativa vigente. Quando è possibile bisogna analizzare di persona i veicoli coinvolti, da questo esame si possono verificare i danni subiti e i punti di applicazione delle forze che li hanno causati, infine stabilire la posizione dei veicoli all’urto.

Dopo aver compiuto i rilievi deve essere disegnata una planimetria in scala su cui poter effettuare le varie misurazioni e riportare i rilievi eseguiti dalle Forze dell’Ordine intervenute (punti di riferimento, posizione statica dei mezzi coinvolti). Le sagome dei veicoli nella loro posizione all'urto ricavata precedentemente, vengono posizionate nel punto d'urto sulla planimetria.

In alternativa, quando ci sono dubbi rispetto ai rilievi eseguiti dalle Forze dell’Ordine ed è necessaria una precisione millimetrica, è possibile eseguire il rilievo tramite l’uso di un drone e ricavare un’orthophoto del luogo del sinistro in cui è possibile ingrandirne tutti i dettagli con massima precisione.

Nel caso in cui sia di particolare importanza la valutazione della avvistabilità reciproca, si può ricostruire un immagine in 3D del luogo del sinistro su cui eseguire poi la simulazione.

In seguito si eseguono i calcoli che ci permetteranno, non solo di scoprire i dati tecnici oggettivi, ma anche le varie casistiche possibili nonchè l'evitabilità del sinistro.

Per eseguire una corretta ricostruzione cinematica è fondamentale padroneggiare le leggi della fisica riguardanti il moto dei corpi, uno dei principi più utilizzati è il principio di conservazione delle quantità di moto.

Questo principio che in prima analisi può apparire semplice è in realta complesso, infatti la scelta degli angoli di entrata ed uscita dall'urto devono essere scelti accuratamente secondo delle regole fisiche precise. Inoltre in alcuni casi è controindicato applicare questo principio in quanto non porterebbe a risultati veritieri.

In alternativa ai calcoli manuali o in supporto ad essi, ci si può avvalere di uno specifico software di simulazione, nel nostro caso utilizziamo il software PC-Crash 14.0, il software più utilizzato al mondo. Il programma è stato creato presso l'istituto di meccanica dell'Università di Graz, Austria, all'inizio degli anni '90. In seguito è stato continuamente aggiornato ed esistono oltre 80 pubblicazioni scientifiche in cui viene citato il software PC-Crash.

Il software restituisce fedelmente il moto dei veicoli e ne calcola velocità ed accelerazioni, inoltre simula anche il moto del corpo umano senza considerare le reazioni muscolari, questo è molto utile negli investimenti di pedone o dei ciclisti/motociclisti.

Spesso accade che il conducente di uno dei due o più veicoli coinvolti in un incidente ritenga di avere tutta la responsabilità, tuttavia spesso non è così.  

L'art. 2054 comma 2 del codice civile recita:

" Nel caso di scontro tra veicoli si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno. "

In molti casi è vero, ma bisogna dimostrarlo tecnicamente.

Servirà quindi una ricostruzione del sinistro per far valere le proprie ragioni e per verificare le eventuali responsabilità del gestore della strada.